Autorità: Corte Interamericana dei diritti umani

Data: 10/07/2007

Oggetto: Il caso ha origine da una domanda della Commissione Interamericana dei diritti dell’uomo alla Corte, affinché essa esamini il caso del sequestro, della tortura ed infine dell’esecuzione a morte di due rappresentanti sindacali, che lavoravano come operai in una miniera. I fatti risalgono al 13 febbraio 1989 e furono perpetrati a Lima, in Perù. La Corte ha dichiarato lo Stato del Perù responsabile per violazione del diritto di libertà, di integrità personale, del diritto alla vita, alle garanzie giurisdizionali e del diritto di associazione, diritti rispettivamente contemplati dagli articoli 7, 5, 4, 8, 25 e16 della Convenzione Americana dei diritti umani. Lo Stato è tenuto a svolgere immediatamente le indagini per accertare i fatti e punire i responsabili; è condannato a pubblicare nel termine di sei mesi una dichiarazione ufficiale di riconoscimento delle proprie responsabilità internazionali; ad adottare una serie di misure volte a sostenere i familiari delle vittime e a risarcire loro i danni materiali e immateriali, nella misura prevista dalla sentenza.

Parti: Cantoral Huamanì y Garcìa Santa Cruz c/ Perù

Lingua Originale: Inglese

Classificazione: Dignità - Art. 2 Diritto alla vita - Art. 3 Integrità fisica e psichica - Libertà - Art. 12 Libertà di associazione - Giustizia - Art. 47 Diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice

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