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Giurisprudenza C-141/13, C-372/13 (17/07/2014)

Tipo: Sentenza

Autorità: Autorità europee: Corte di giustizia dell’Unione europea

Data: 17/07/2014

Oggetto: La Corte ha affermato che i dati relativi al richiedente un titolo di soggiorno che compaiono in un documento amministrativo in cui viene esposta la motivazione addotta dal funzionario a sostegno della bozza di decisione che egli è incaricato di redigere costituiscono «dati personali» ai sensi della direttiva 95/46/CE. La Corte ha aggiunto che il richiedente un titolo di soggiorno dispone di un diritto di accesso a tutti i dati personali che lo riguardano che siano oggetto di trattamento da parte delle autorità amministrative nazionali. Perché questo diritto sia soddisfatto, è sufficiente che al richiedente sia consegnata un’esposizione completa di tali dati in forma intelligibile, ossia in una forma che gli permetta di prendere conoscenza dei dati medesimi e di verificare che siano esatti e trattati in modo conforme alla suddetta direttiva, così da consentirgli di esercitare, se del caso, i diritti conferitigli dalla direttiva medesima. La Corte ha però escluso che il richiedente un titolo di soggiorno possa invocare l’art. 41 paragrafo 2 della Carta dei diritti fondamentali nei confronti delle autorità nazionali, poiché tale norma si rivolge unicamente alle istituzioni, agli organi e agli organismi dell’Unione, e non agli Stati membri.

Parti: YS c. Minister voor Immigratie, Integratie en Asiel e Minister voor Immigratie, Integratie en Asiel c. M. e S.

Classificazione: Libertà - Art. 8 Dati personali: accesso - Cittadinanza - Art. 41 Diritto ad una buona amministrazione verso gli organi dell’unione

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