Giurisprudenza 54/2006 (20/02/2007)
Tipo: Sentenza
Autorità: Corti nazionali: Corti supreme (Irlanda) - High Court
Data: 20/02/2007
Oggetto: L’opponente contesta, dinnanzi a un Tribunale irlandese, un mandato d’arresto europeo emesso nei suoi confronti dalla Lituania. L’opponente sostiene che l’offesa descritta nel mandato d’arresto europeo non sia prevista dalla legge irlandese come fattispecie di reato. Dal mandato si rileva che l’opponente ha minacciato la vittima di portarla in una foresta e romperle le gambe con una sbarra di ferro nel caso in cui questa non gli avesse riconsegnato il cellulare di sua proprietà o, in alternativa, di versargli un ammontare di 400LTL come corrispettivo per la perdita del telefono. Secondo il parere della Corte gli atti commessi dal soggetto opponente e di cui risulta accusato dal mandato d’arresto configurano una fattispecie di reato prevista dalla legge irlandese.
La Corte ha inoltre precisato che al fine di dare esecuzione ad un mandato d’arresto non è necessario che il reato contestato sia il medesimo, essendo sufficiente che i fatti compiuti configurino un reato, a prescindere dal titolo con il quale sia previsto.
Nonostante le opposizioni del ricorrente, l’autorità giudiziaria irlandese ha dunque dato attuazione al mandato d’arresto europeo
Parti: Minister for Justice, equality and law reform c/Laimonas Machevicius
Lingua Originale: Inglese
Classificazione: Giustizia - Art. 47 Processo equo, pubblico
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