Titolo: Il caso Markovic

Data: 22/06/2007

Oggetto: Il testo riguarda il tema della responsabilità dello Stato per atti di guerra e una controversa sentenza della Corte di Strasburgo ( CEDU, Sentenza 14.12.2006 Grande Camera in Causa n. 1398/2003 Markovic e altri c/ Italia) che sembra “tradire” la sua consolidata giurisprudenza sul diritto di accesso ad un tribunale. L’autrice sottolinea come, per la Corte di Strasburgo, non esiste una immunità dal controllo giudiziario sugli atti politici come quelli bellici, contrariamente a quanto affermato dalla Corte di cassazione italiana, che aveva dichiarato il difetto di giurisdizione perché “nessun giudice ha potere di sindacato” par atti di questo tipo. Tuttavia la stessa Corte di Strasburgo ha concluso che nella fattispecie portata al suo esame solo ex art. 6 § 1 CEDU non sussisteva la violazione lamentata, dato che un giudice era stato correttamente adito e questi avrebbe dovuto pronunciarsi sulla base dei principi applicabili nel diritto interno italiano per responsabilità da fatto illecito. L’autrice sottolinea i nodi problematici della decisione e menziona le opinioni concorrenti e dissenzienti di due giudici (Costa – Zagrebelsky). Evidenzia quindi il mutato orientamento della Cassazione italiana che dopo due anni dal citato precedente 5.06.2002, n. 8157, sempre a sezioni unite (Ordinanza 11.03.2004, n. 5044) ha affermato il “valore fondamentale assunto nell’ordinamento internazionale dal rispetto dei diritti inviolabili della persona umana” e che “tale rispetto non può non riflettersi sulla portata di altri principi ai quali tale ordinamento è tradizionalmente ispirato”.

Lingua Originale: Italiano

Classificazione: Dignità - Art. 1 Dignità - Libertà - Art. 6 Libertà - Giustizia - Art. 47 Giustizia: accesso - Giustizia: effettività - Diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice - Disposizioni generali - Art. 51 Ambito di applicazione - Art. 52 Portata dei diritti garantiti - Art. 53 Livello di protezione

Testo