Giurisprudenza C-528/22 (27/04/2023)
Tipo: Sentenza
Autorità: Autorità europee: Corte di giustizia dell’Unione europea
Data: 27/04/2023
Oggetto: La Corte ha affermato che il diritto dell’UE osta a che uno Stato membro adotti una decisione di divieto d’ingresso nel territorio dell’Unione europea nei confronti di un cittadino di un paese terzo, familiare di un cittadino dell’Unione, cittadino di tale Stato membro che non ha mai esercitato la propria libertà di circolazione, senza aver previamente esaminato se esista, tra tali persone, un rapporto di dipendenza che costringa, di fatto, detto cittadino dell’Unione a lasciare tale territorio, considerato nel suo insieme, per seguire tale familiare e, in caso affermativo, se i motivi per i quali siffatta decisione è stata adottata giustifichino una deroga al diritto di soggiorno derivato di detto cittadino di un paese terzo. Inoltre, secondo la Corte, il diritto dell’UE osta a che un cittadino di un paese terzo, che avrebbe dovuto essere destinatario di una decisione di rimpatrio, sia oggetto, immediatamente a seguito della decisione che gli ha revocato, per motivi connessi alla sicurezza nazionale, il diritto di soggiorno nel territorio dello Stato membro di cui trattasi, di una decisione di divieto d’ingresso nel territorio dell’Unione europea, adottata per motivi identici, senza che siano state previamente prese in considerazione le sue condizioni di salute e, se del caso, la sua vita familiare e l’interesse superiore del figlio minore. Infine, il diritto dell’UE osta a una prassi nazionale in forza della quale le autorità amministrative di uno Stato membro rifiutano di applicare una decisione giudiziaria definitiva che dispone la sospensione dell’esecuzione di una decisione di divieto d’ingresso, con la motivazione che quest’ultima decisione è già stata oggetto di una segnalazione nel sistema d’informazione Schengen
Parti: M.D. (Interdiction d’entrée en Hongrie)
Classificazione: Uguaglianza - Art. 24 Diritti dei bambini - Cittadinanza - Art. 45 Libertà di soggiorno - Giustizia - Art. 47 Diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice
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