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Giurisprudenza Cause riunite C-124/16, C-188/16, C-213/16 (13/05/2017)

Tipo: Sentenza

Autorità: Autorità europee: Corte di giustizia dell’Unione europea

Data: 13/05/2017

Oggetto: La Corte ha affermato che la direttiva 2012/13/UE, sul diritto all’informazione nei procedimenti penali, non osta ad una normativa di uno Stato membro, la quale, nell’ambito di un procedimento penale, prevede che l’imputato che non risiede in tale Stato membro né dispone di un domicilio abituale in quest’ultimo o nel suo Stato membro di origine è tenuto a nominare un domiciliatario al fine di ricevere la notifica di un decreto penale di condanna emesso nei suoi confronti e che il termine per presentare opposizione avverso tale decreto, prima che quest’ultimo acquisisca carattere esecutivo, decorre dalla notifica di detto decreto a tale domiciliatario. La direttiva tuttavia esige che nell’esecuzione del decreto penale di condanna, non appena la persona interessata ha avuto effettiva conoscenza di tale decreto, essa venga messa nella stessa situazione in cui si sarebbe trovata se detto decreto le fosse stato notificato personalmente e, in particolare, che disponga in toto del termine di opposizione, beneficiando, se necessario, di una rimessione in termini

Parti: Ianos Tranca e a.

Classificazione: Giustizia - Art. 48 Diritti della difesa

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