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Giurisprudenza 33138/2006 (17/01/2008)

Tipo: Sentenza

Autorità: Autorità europee: Corte europea dei diritti umani

Data: 17/01/2008

Oggetto: La Corte, all’unanimità, conclude per la violazione dell’Articolo 3 (divieto di tortura, pene, trattamenti inumani o degradanti) della Convenzione Europea dei Diritti dell’ Uomo, in quanto al ricorrente non erano state fornite tutte le medicine di cui egli aveva bisogno mentre era detenuto. La Corte rileva che è incontestabile che il ricorrente dal gennaio 2002 soffriva di diverse malattie, e in particolare di calcolosi renale. In ordine all’adeguatezza o meno delle cure mediche fornite al ricorrente, la Corte sottolinea di non essere in grado di esprimere una valutazione indipendente circa la necessità di un intervento chirurgico concernente i problemi renali dell’interessato. Ciò posto, risulta dai documenti medici prodotti dalle parti che i medici dell’ospedale carcerario di Zagabria avevano deciso che, sebbene non vi fosse l’urgenza di un intervento chirurgico, i suddetti problemi renali non avrebbero potuto trovare soluzione se non per via chirurgica. La Corte nota che il Governo croato non ha fornito alcun elemento tale da poter dedurre che il carcere di Lepoglava o altra pubblica autorità avevano preso adeguate misure perché il consigliato intervento chirurgico fosse effettivamente praticato. La Corte riconosce che sottoporre ad intervento chirurgico in ospedale civile ordinario una persona detenuta per condanna da crimini gravi, presentava rischi di sicurezza e poteva creare problemi organizzativi tali da ritardare di poco l’operazione. Ciò posto, risulta dai documenti medici prodotti alla Corte che le autorità competenti sapevano dal luglio 2003 che l’intervento chirurgico di cui si tratta era auspicato. Però in oltre quattro anni nulla era stato fatto perché il ricorrente vi fosse sottoposto. La Corte ritiene che avendo lasciato soffrire il ricorrente per un così lungo periodo di tempo e con dolori a volta lancinanti, senza previsioni o prospettive concrete di essere liberato di molti dei suoi problemi renali, le autorità carcerarie sono incorse nell’omissione di cure mediche, omissione che si concretizza in trattamenti inumani o degradanti, contrari all’Articolo 3 della Convenzione Europea dei Diritti Umani.

Parti: Pilčić c/ Croazia

Classificazione: Dignità - Art. 4 Pene inumane - Pene degradanti - Trattamenti inumani - Trattamenti degradanti